PROGETTO PER LA COSTRUZIONE
DI UNA SCUOLA MATERNA ED UNA ELEMENTARE
A KAULEMBE – ZAMBIA

L’idea originaria

Come potete leggere nei progetti precedenti, il progetto della Associazione prevedeva la realizzazione di una scuola di formazione per maestre d’ asilo in un paese africano. Le motivazioni erano quelle indicate: nessuna risorsa dei suddetti paesi da destinare a progetti analoghi, inesistenza in loco di un corso di formazione specifico e quindi di personale qualificato, assenza totale di scuole materne al di fuori delle capitali e, forse, di alcune altre città principali. Questa iniziativa, benché totalmente gratuita, senza quindi alcun costo da parte dei paesi ospitanti, è miseramente fallita, pur con l’ impegno profuso dagli associati. Perché? Le motivazioni sono diverse: essere una neonata piccola Associazione e non una potente e strutturata ONG internazionale ha indubbiamente avuto il suo peso, ma ha inciso di più il principio che, ogni funzionario, anche quello di grado più elevato, teme, che un successivo fallimento costituisca un danno per la sua carriera. E quindi ci siamo trovati una serie di commenti, quali: “ fantastica idea! Bellissimo progetto! Mi piace, ma fallo sottoscrivere dal mio collega….” E cosi da impiegato a dirigente, a vice ministro, etc.. In più, i Ministeri spingono per la formazione di maestre da impiegare negli asili della capitale, gli unici esistenti e le stesse persone formate preferiscono la città dove c’è l’energia elettrica per 24 ore, internet, i ragazzi, le discoteche, anziché il villaggio lontano, senza internet, discoteche e con poche ore di energia elettrica. Come biasimarle… E così dopo anni di lavoro e viaggi in Botswana, mesi spesi per Capo Verde ed un tentativo fatto in Mozambico, avevamo ormai pensato di trasformare il nostro progetto in una borsa di studio per supportare neolaureati in Scienza della Formazione Primaria interessati a vivere un’esperienza in Africa, finalizzata ad un futuro progetto in loco. E, quando ormai questo sembrava essere il destino della nostra Associazione, in maniera del tutto inconsapevole è cambiato tutto. Siamo stati contatti da un generale dell’ esercito in pensione che da anni si spende in missione volontarie in diversi paesi africani, accumulando sul campo notevole esperienza. Originario di Rieti, trasferitosi a Bergamo per ragioni…..sismologiche, cercava una Associazione con un progetto in Africa, essendo le due, romane, con le quali aveva svolto le missioni, ormai prossime a cessare l’ attività. Si è imbattuto in noi, per le opportunità di contatto che il web consente. Eravamo ormai frustrati dalla inattività, prossimi ad abbandonare, non avevamo nulla da offrigli. E così, interpretando correttamente la nostra volontà di dare vita ad un progetto nostro, di ausilio per i soggetti sociali più deboli, di sostanza e non di facciata, che è tornato dalla sua ultima missione in Zambia, con una proposta che abbiamo, non solo sposato con entusiasmo, ma ampliata e personalizzata.

Chi siamo

Siamo sempre gli stessi di 7 anni fa, pochi ma tutti operativi in un settore specifico. Siamo forse un po’…ammaccati, con qualche disillusione, alcune defezioni, sia nei soci che nei finanziatori, ma con rinnovata determinazione di portare a termine questa volta il nostro progetto.

Restiamo una associazione assolutamente laica, ancora per poco domiciliata a Bergamo, ma prossima a trasferirsi a Rimini, dove abbiamo trovato molti amici.

Nulla è cambiato in merito al riconoscimento e all’ accesso alle donazioni per mezzo del 5 per mille.

Oltre al sito web www.santinagusminionlus.org, potrete seguirci sulla nostra pagina Facebook e prossimamente anche su Instagram

Perchè in Zambia

Lo Zambia era stato il nostro primo contatto internazionale, attraverso l’Ambasciata di Roma, che però non aveva portato ad alcuno sviluppo.

Questa volta, in verità, siamo stati contattati e, visto che il paese era tra quelli che avevamo considerato per realizzare i nostri obiettivi ed il progetto proposto ci è piaciuto, abbiamo acconsentito con entusiasmo.

Ecco comunque alcune motivazioni significative:

• È un paese grande due volte e mezzo l’ Italia, 752.000 kmq, scarsamente popolato, 17 milioni di persone. Dove i villaggi lontani, anche per carenza di infrastrutture, sono davvero lontani da tutto

• Ha uno dei redditi pro capite più bassi dell’ area, pari a $ 1.503, rispetto ai $ 3.621 dell’ Angola, $ 6.012 della Namibia e $ 7.973 del Botswana ( dati FMI 2018 ) risultando 156° su 193 paesi

• Indipendente dal 1964, ha da subito proclamato il rifiuto di qualsiasi governo di stampo razzista, bianco o nero che fosse

• Non sono mai stati segnalati conflitti di natura religiosa o tribale

• Il progetto di dare una scuola a tutti i bimbi entro 5 km dal villaggio di residenza ci sembra meritevole di sostegno reale

• La residenza nel paese, da oltre un ventennio, di Enrico Carretta, un italiano molto attivo nella cooperazione, che gestirà la relazione con il Ministero della Pubblica Istruzione e le Comunità locali, oltre a controllare direttamente il procedere dei lavori, è per noi determinante per il buon esito dell’ operazione

• L’incontro con un nuovo amico, Aldo De Michele, colui che ci ha fatto conoscere il progetto e la cui esperienza in decine di missioni in Africa risulta preziosa per gestire le varie fasi di questa iniziativa, anche con presenza operativa “sul campo”, è stato per noi decisivo

• La possibilità di realizzare un progetto campione, quindi replicabile, con scelte condivise che tengano conto delle necessità degli utenti e degli obiettivi della Associazione ci ha definitivamente convinto

Mission e Vision

Il progetto che andremo a realizzare è certamente diverso da quello inizialmente considerato. Ma la Mission e la Vision restano le medesime: cambia solo il mezzo per raggiungere gli stesi obiettivi. A quanto sostenuto nei progetti precedenti, vi rimandiamo.

Operativita’: il progetto in dettaglio

Riteniamo doverosa una premessa: oltre sette anni sono trascorsi dalla nascita della Associazione e dalla predisposizione del primo progetto e, anche se in Africa sembra a volte che lo scorrere del tempo sia inesistente, i problemi non risolversi mai e le condizioni generali dei più deboli, impermeabili ad ogni mutamento politico, mai modificarsi ( se non in peggio…), in realtà così non è.

I paesi da noi interpellati, Botswana e Zambia, non avevano, al tempo, un corso specifico di livello universitario o para-universitario per la formazione di insegnanti di scuola materna, ora l’ hanno istituito.

Gli asili, pochi, esistevano solo nelle capitali, per le scarse risorse economiche ed il poco interesse dei governi al problema.

Ora la situazione è cambiata: Botswana e Zambia hanno un corso universitario per le aspiranti insegnanti di scuola materna, ma in pratica formano personale solo per gli asili dei grandi centri urbani, gli unici esistenti. I villaggi lontani, sono ancora più lontani dai servizi offerti dalla capitale, la disoccupazione consolida numeri preoccupanti, le risorse sono modeste e le priorità paiono essere altre.

In Zambia, paese fortemente indebitato, che fatica a restituire i prestiti internazionali in scadenza entro il 2024, c’è un problema strutture scolastiche nelle aree più remote. L’obiettivo “ una scuola per tutti entro 5 km “ richiede un sostegno esterno e prevede la edificazione di edifici scolastici, partendo con una scuola elementare, in aree designate, su progetti governativi, realizzate da imprese qualificate, da scegliere in una lista fornita dal governo.

Benchè scarsamente popolato, lo Zambia ha una popolazione otto volte superiore a quella del Botswana e della Namibia, su un territorio non troppo dissimile per superficie, il 44% della quale ha meno di 14 anni! E l’ attrazione della capitale per servizi offerti, occupazione e condizione di vita, risulta fortissima.

Riproporre l’obiettivo della formazione di insegnanti di scuola materna nel paese, via probabilmente ancora percorribile, avrebbe contribuito ad incrementare le distanze tra le Comunità periferiche e la capitale, anche in termini di servizi essenziali.

Realizzare scuole primarie congiuntamente ad asili, contribuisce invece all’ effetto opposto, mantenere le Comunità sul territorio, migliorandone i servizi.

Ecco perché il progetto è cambiato, ma gli obiettivi e specificatamente la Mission e la Vision, restano gli stessi.

Ecco quindi, quanto andremo a realizzare:

a) L’ area. La zona dove opereremo è il villaggio di Kaulembe, qualche decina di km a nord della città di Chipata, il centro più importante della zona, che si trova nel nordest dello Zambia, 25 km dal confine con il Malawi. Si tratta di un’ area popolata da circa 2.000 persone che vivono in villaggi di capanne che il nostro amico Aldo De Michele ha visitato in agosto, su chiamata di Enrico Carretta, per realizzare un pozzo che consentisse di disporre dell’ acqua vicino al villaggio. Gli è stata comunicata la necessità di disporre di una scuola, in quanto quella esistente consiste in una capanna, mura di fango e posti a sedere di terra, che è difficile definire edificio.

b) La costruzione. Il Ministero chiedeva solo la scuola elementare, realizzata in muratura, ampie finestre con vetri, tetto in lamiera, composta da due aule più la stanza per gli insegnanti. Visto che la necessità di una scuola materna, anche lontano dai centri principali, è centrale nei nostri progetti, ci siamo impegnati a finanziare la costruzione della scuola nelle modalità e nei tempi proposti, chiedendo però di farne un progetto campione, potenzialmente replicabile in altre aree, dove, accanto alla scuola elementare possa contemporaneamente sorgere una scuola materna, di pari dimensioni e tipologia. Le scuole saranno dedicate a Santina Gusmini e ci è stato concesso di realizzarle con i colori del nostro logo: rosa e blu. Quindi le parti intonacate saranno rosa, gli infissi ed il tetto blu. E così saranno tutte le altre opere che andremo a realizzare nel paese. Nel progetto non erano previsti i bagni, per la mancanza assoluta di fogne. Stiamo però cercando di aggiungere almeno qualche bagno…africano. Ovviamente il budget è salito, rispetto alla prima proposta, ma riteniamo si tratti di aggiunte indispensabili. Stiamo valutando anche la possibilità di dotare la scuola materna di un parco giochi per i piccoli ospiti

c) Procedure e tempi di realizzazione. La responsabile del Ministero della Pubblica Istruzione per il nordest dello Zambia, ha già visitato Kaulembe dando la sua approvazione per la realizzazione dell’ opera. A seguito di questa autorizzazione, ci è pervenuta nei giorni scorsi la lettera ufficiale di invito. Dopo le feste, Enrico ci invierà il progetto definitivo, il capitolato, il nuovo budget dettagliato di costi ed il contratto. Se da noi approvato, viene stimato un inizio di lavori nel mese di febbraio 2020, a dipendenza dell’ andamento della stagione delle piogge, particolarmente copiose in quest’area. La fine lavori è prevista per fine agosto, inizio settembre 2020 e contiamo di fare l’ inaugurazione ufficiale entro il 15 di settembre, alla quale siete tutti invitati

d) Consegna dei fabbricati e proprietà dell’ opera. Questo progetto ha lo scopo di promuovere la crescita delle comunità più lontane e povere, quindi le scuole non saranno, nè del governo, nè nostre, ma apparterranno alla comunità locale, che avrà il compito di manutenerle e gestirle al meglio.

Sostenibilità e finanziatori

La sostenibilità economica è certamente l’ elemento determinante per consentire ad un progetto di uscire dallo status di eccellente idea per diventare reale e solida iniziativa. Troppe volte, soprattutto in paesi in via di sviluppo, iniziative lodevoli sono miseramente naufragate in breve tempo o perché troppo ambiziose e non adeguatamente sostenute, o perché sono state erroneamente valutate le previsioni di spesa. La Santina Gusmini Onlus è una Associazione giovane, ma i soci hanno assoluta consapevolezza dei rischi che hanno travolto soggetti e organizzazioni come la nostra.

Ecco perché concetti quali: pragmatismo, concretezza, basso profilo e certezza dei costi costituiscono pietre miliari della nostra Associazione. Al di là delle considerazioni di principio, è evidente però che la domanda fondamentale alla quale l’ Associazione deve rispondere in maniera inequivoca è : come si intendono coprire i costi ? La risposta non può essere semplicistica o evasiva, ma merita un esauriente approfondimento, poiché su di essa si basa la sopravvivenza della Associazione stessa e la riuscita in maniera continuativa delle nostre iniziative.

Rispetto ai progetti proposti negli altri paesi, in Zambia siamo di fronte ad una realtà molto diversa, che cambia sensibilmente anche la prospettiva della raccolta fondi e delle donazioni.

• Innanzitutto è un progetto chiuso dal punto di vista del budget richiesto: ci verrà inviato un capitolato di spesa dove sarà indicato il costo finale di tutta l’ opera che dovrà essere dalla Associazione finanziata

• Saremo a conoscenza preventivamente delle date di inizio e fine lavori, che dovranno essere rispettate e delle scadenze entro le quali dovranno essere inviati i fondi

• La costruzione sarà interamente realizzata da un’impresa locale, quindi non saranno necessari i volontari operativi o l’ offerta di elementi materiali per l’ edificazione

• Non saranno necessari fondi ulteriori, successivamente al termine dei lavori e alla inaugurazione degli edifici

Unico obiettivo rimane quindi la raccolta fondi, con tutte le modalità che ci possano consentire di raggiungere il nostro scopo.

Ecco alcune fattispecie che abbiamo messo in atto per la raccolta:

• Donazione libera sul nostro conto corrente, direttamente o su questo sito web

• Devoluzione del 5 per mille nella dichiarazione dei redditi

• Cene finalizzate alla raccolta per i sostenitori: ne abbiamo fatta una a Rimini il 2 dicembre ne faremo una seconda a Bergamo entro il 31 gennaio 2020

• Iscrizione di ristoranti interessati al programma: “ il piatto di Tina “ con donazione di 3 euro su ogni piatto ordinato, raccolti dal ristoratore

• Produzione di marmellate da offrire ai donatori

Se qualche lettore ha altre idee le valuteremo volentieri…..

Soggetti coinvolti ed impegni reciproci

Il progetto che l’ Associazione intende realizzare a Kaulembe, per essere portato a termine con successo, deve necessariamente vedere il pieno coinvolgimento di quattro soggetti :

1) Il Ministero della Pubblica Istruzione dello Zambia

2) La Comunità di Kaulembe

3) Il sig. Enrico Carretta

4) L’ Associazione Santina Gusmini Onlus

Il Ministero della Pubblica Istruzione. Compito del Ministero è stata l’ individuazione della Comunità meritevole della realizzazione delle opere in oggetto e della intenzione della Comunità stessa di gestire al meglio la struttura una volta realizzata. Di concerto con la Comunità di Kaulembe dovrà essere gestito il corpo insegnanti. Auspichiamo che, il buon esito di questo primo lavoro, costituisca l’ inizio di una collaborazione continuativa

La Comunità di Kaulembe. La Comunità di Kaulembe riceverà in dono la struttura, ultimata in ogni sua parte. Dovrà provvedere a manutenerla in buono stato ed efficiente per l’ uso al quale è stata destinata, vigilare sul buon andamento e la continuità dell’ insegnamento espletato nella struttura.

Il sig. Enrico Carretta. Enrico dovrà mantenere i contatti con il Ministero fino al completamento dell’ opera, relazionarci sull’ andamento dei lavori e vigilare sulla continuità ed efficienza del cantiere, informarci tempestivamente su eventuali problematiche insorte, comunicarci la fine lavori e organizzare la inaugurazione.

L’ Associazione Santina Gusmini Onlus. La nostra Associazione approverà il progetto ed il capitolato ricevuti da Enrico, sosterrà integralmente il costo delle opere da realizzare nei tempi concordati, andrà con alcuni suoi esponenti sul territorio per verificare il buon esito e la conclusione dei lavori.

Obiettivi e Finalità

Desideriamo ancora una volta ricordare che il nostro progetto ha una doppia finalità sia culturale, che sociale. Riteniamo essenziale, per la crescita globale di un popolo, avvicinare quanto prima alla scuola il massimo numero di soggetti. Un vero e duraturo cambiamento sociale, non può che passare attraverso una crescita culturale globale.

Non possiamo però escludere, da questo indispensabile processo di crescita, i soggetti e le aree più disagiate. Migliorare la condizione delle donne e dei piccoli bimbi anche là, lontano centinaia di chilometri dalle città, dove il tempo sembra quasi essersi fermato, in una sorta di mondo immutabile, è il nostro primo obiettivo.
Uno studio del CNEL ( organismo istituzionale italiano che si occupa di Economia e Lavoro – www.cnel.it ) stima che circa 2 milioni di individui migreranno ogni anno, da qui al 2050, dall’ Africa all’ Europa. Evitare che i nostri bambini diventino dei migranti per necessità, anche grazie al contributo, pur modesto, della nostra Associazione, costituirebbe una grande soddisfazione.
Non saremo certo noi a risolvere il gravissimo problema della disoccupazione che affligge il Vostro paese, ma ci fa piacere cooperare per combatterla, anche creando nuovi posti di lavoro.
Comunque il nostro approccio sarà sempre di basso profilo, mai dimentichi che siamo ospiti di un grande paese che ci accoglie, per permetterci di aiutare, laddove le risorse economiche locali possono essere insufficienti. Vogliamo essere semplicemente i vostri amici più fortunati, che desiderano condividere con Voi le conoscenze e le risorse di cui dispongono. Queste convinzioni, associate alla determinazione nel difendere la nostra indipendenza ed i nostri ideali, riteniamo sia la nostra vera forza.

Dr. Maurizio Testa
Presidente di Santina Gusmini Onlus