Progetto per la realizzazione e il miglioramento dell’offerta formativa delle scuole dell’infanzia nella zona di Chalumbe in Zambia

Sommario del progetto

L’obiettivo del progetto è  migliorare  la qualità dell’offerta formativa delle scuole  dell’infanzia nel distretto di Chipangali, Zambia, e più specificamente in nove scuole selezionate della zona di Chalumbe. Il progetto è in collaborazione con l’ufficio locale del Ministero dell’Istruzione.

Il principale risultato atteso dal progetto è quello di migliorare le conoscenze degli insegnanti volontari per consentire loro di essere in grado di fornire un’istruzione di qualità negli asili selezionati, adiacenti alle scuole governative. A tale scopo,  il progetto prevede di preparare gli  insegnanti volontari attraverso corsi di formazione specifici.

Un secondo  risultato perseguito  dal progetto prevede  la costruzione degli asili, latrine, parchi giochi, forniture di libri e giochi, al fine di  mettere a disposizione ambienti e strumenti sicuri e adatti all’apprendimento dei bambini/e in eta’ prescolare.

Infine si prevede di impostare un sistema di  monitoraggio che, oltre a misurare  il raggiungimento degli obiettivi e dei risultati, permetta di comprendere come agire per migliorare  ed arrivare a un modello di asilo/i replicabile nel futuro in altri contesti.

Il progetto intende seguire un “approccio basato sui diritti dell’infanzia” per fornire scuole d’infanzia come parte integrante del curriculum offerto nelle scuole dal Ministero dell’Istruzione.

Descrizione del contesto

La Repubblica di Zambia è tra i paesi più poveri del mondo con un reddito medio pro capite di 1.572,3 dollari all’anno per una popolazione stimata in 18 milioni di persone. La speranza di vita alla nascita è di 66,2 / 60,3 (F / M) anni.Dal 2010 lo Zambia ha avuto una crescita economica basata principalmente sull’alto prezzo del rame (lo Zambia è il secondo produttore in Africa, dopo il Congo ed il settimo al mondo ) e ai massicci investimenti da altri paesi.  Purtroppo negli ultimi sette anni la tendenza si è invertita; lo scorso anno il tasso di crescita si è ridotto dal 6% a meno del 2%.Come risultato del calo della crescita economica, la disoccupazione è aumentata, la moneta locale, il Kwacha,  ha perso valore rispetto ad altre valute convertibili  ( 38% contro l’ euro nel 2020 ) e lo stock di debito per lo Zambia è aumentato.In questa situazione non facile, con un altro tasso di indebitamento, lo Zambia come altre nazioni è stato investito dalla pandemia Corona-virus che ha ulteriormente complicato la situazione, portando nel 2020 il paese al primo default della sua storia, come Argentina, Ecuador, Libano, Belize e Suriname.Grazie alla crescita economica degli ultimi anni,  nelle grandi città si e’ vista una  domanda sempre crescente di servizi volti a migliore l’educazione e la  conseguentemente offerta formativa, sopratutto da parte di privati che hanno dato vita a asili, scuole e università private.Anche nelle scuole governative si e’ registrato un notevole aumento delle iscrizioni. Le statistiche mostrano che il tasso netto di iscrizione alla scuola primaria e’ incrementato dal 80% nel 2001 fino a raggiungere il 98% nel 2017(https://data.worldbank.org/indicator/SE.PRM.ENRR?locations=ZM).Tuttavia, i critici affermano che insegnanti scarsamente formati, materiali di apprendimento inadeguati e una cattiva gestione scolastica minano la qualità dell’istruzione (Global Partnership for Education, 2018).Sebbene l’iscrizione negli asili pubblici, comunitari e privati sia raddoppiata tra il 2014 e il 2018, questa iscrizione rappresenta meno del 10 % dei bambini in età prescolare. La percentuale di studenti di primo grado che hanno in precedenza frequentato l’asilo   è cresciuta dal 16% nel 2004 al 29,4% nel 2018. Ciò nonostante lo Zambia rimane indietro rispetto agli altri stati nella regione dell’Africa meridionale in termini di accesso  scuola d’infanzia, come lo Zimbabwe (32% ), Malawi (45%), Sud Africa (oltre il 50%) ed è al di sotto della media SSA del 53%.Nel tentativo di migliorare la qualità dell’istruzione per l’infanzia ( Early Childhood Education ), il Ministero dell’Istruzione ha  introdotto le seguenti novità:1. Ha standardizzato il curriculum della prima infanzia, che è stato collegato alla classe prima. In precedenza, i centri utilizzavano diversi curriculum con alcune attività di apprendimento che non fornivano una transizione graduale alla prima classe. Il nuovo curriculum è obbligatorio per tutti i centri per la prima infanzia, siano essi pubblici o privati.2. Ha limitato la qualifica minima degli insegnanti della prima infanzia, dal certificato al diploma. Il governo ha anche messo a punto un curriculum per il corso per insegnanti della prima infanzia che prepara gli insegnanti a qualificarsi per un diploma o laurea. Il Ministero ha anche sviluppato un curriculum per insegnanti della prima infanzia che li prepara a insegnare ai bambini di età compresa tra i 3 ed i 6 anni.3. Ha introdotto programmi di laurea, master e dottorato di ricerca nell’educazione della prima infanzia offerti presso la Chalimbana University e la Zambia Open University, nonché corsi brevi in programma di mentoring, pedagogia ECE e centro di gestione ECE.4. Ha elaborato una politica sull’ECCDE (Early Childhood Care Development and Education ) che disciplinerà l’attuazione dell’ECCDE in Zambia. L’ ECCDE, è il livello di istruzione, sia formale che informale, a cui è sottoposto un bambino, dalla sua nascita all’ età di 6 anni, prima del raggiungimento della età obbligatoria, 7 anni, di accesso alla scuola Primaria.Il governo dello Zambia si è impegnato inoltre ad avviare delle riforme educative progettate per rendere l’insegnamento e l’apprendimento più rispondenti ai bisogni e alle richieste della popolazione. Il Ministro dell’Istruzione   ha recentemente annunciato cinque pilastri della riforma: reclutamento degli insegnanti ,  avanzamento di carriera, uso delle tecnologia informatica scuole, sviluppo di libri di testo, miglioramento delle infrastrutture scolastiche e degli esami (Lusaka Times, 2018a).Anche  l’educazione della  prima infanzia  si è evoluta negli ultimi anni come conseguenza della situazione socioeconomica. La forte richiesta di una migliore qualità dell’istruzione, deriva da una maggiore consapevolezza del valore di un’istruzione di qualità associata a stimoli precoci;  i bambini che frequentano la scuola materna hanno maggiori probabilità di iscriversi alla scuola d’infanzia all’età prevista e hanno un rischio minore di ripetere l’anno scolastico. Questo riduce il numero di anni necessari per finire gli studi, aumentando così l’intera  efficienza del sistema.D’altra parte invece, le aree rurali soffrono ancora di una qualità dell’istruzione prescolare e di un tasso di frequenza molto bassi. I dati MoE (Ministry of Education )  indicano la provincia Orientale ( la zona di progetto) come quella con la più alta percentuale di bambini che non hanno mai frequentato programmi per la prima infanzia (86,1%). 

Analisi dei bisogni

La zona interessata dal progetto e’ il Distretto di Chipangali, che si  estende su una superficie di 5,252 kmq  con una popolazione di 127,604 abitanti,  ha 132 scuole, di cui 10 sono scuole secondarie, 104 primarie e 18 scuole comunitarie. Il totale la popolazione scolastica e’ di 41.077 studenti di cui 19.898 maschi e 21.179 femmine.

Per ragioni amministrative il distretto scolastico  e’ suddiviso in 15 zone scolastiche. La zona d’intervento del progetto e’ quella di Chalumbe, che  al suo interno ha nove scuole di cui due comunitarie. In  totale, le nove scuole sono frequentate da 2882 studenti (dati distretto scolastico di Chipangali 2019). La popolazione stimata nella zona di Chalumbe e’  di circa 15.000 persone, circa la metà di queste persone ha meno di 18 anni e circa un terzo ha meno di 9 anni.

Le strutture della zona includono una clinica, piccoli centri con negozietti e mercatini locali,  la popolazione e’ in prevalenza di etnia Ngoni ed e’ dedita principalmente all’agricoltura e alla pastorizia (coltivazione di mais, arachidi e ortaggi).

L’idea di progetto e’ nata dalla collaborazione avvenuta nel 2020 tra Pamodzi Ndi Ana, Santina Gusmini Onlus ed Evergreen Sport  che ha visto la costruzione di un asilo e di una scuola primaria a Kaulembe community school ( Zona di Chalumbe).

La costruzione dell’asilo e’ stato il primo passo per poter fare un’analisi più approfondita  dei  bisogni e delle necessità  educative dei bambini dai 3 ai 6 anni nella zona di Kaulembe e nelle scuole limitrofe.

Un’incontro con la responsabile del distretto scolastico di Chipangali, ha confermato la necessità di migliorare l’offerta formativa  degli asili nella zona di Chalumbe, parere condiviso anche dai comitati dei genitori e dagli insegnanti  delle scuole selezionate.

Si e’ poi  proceduto a una raccolta dati e verifica sul terreno, che ha confermato quanto emerso durante le consultazioni. In linea con la politica nazionale  c’è stato uno sforzo per introdurre le scuole d’infanzia in tutte le scuole selezionate e,  tutte  tranne una ( Kukwe school), hanno una classe per i bambini in eta’ pre-scolare. Sono pero’ anche emerse enormi limitazioni rispetto alle dichiarazioni d’intenti e agli standard desiderati.

Le iscrizioni alle classi pre-primarie variano  da un minimo 15 studenti alla scuola di Mgwazo a un massimo di 66 alla scuola di Molozi, anche gli orari  variano da un minimo di 2 ore a un massimo di 4 ore al giorno.

Confrontando i dati sulle iscrizioni alla classe primaria, risulta che non tutti i bambini delle comunita’ di appartenenza  vanno alla scuola d’infanzia e molti bambini vengono  iscritti a scuola  solo alla prima classe, con il risultato che gran parte dei bambini restano a casa e non ricevono nessuna educazione.

Dai dati raccolti emerge poi che la media dei bambini iscritti alla scuola primaria ha sette anni, se ne deduce che  i bambini (che vanno a scuola) nella zona di Chalumbe cominciano a ricevere i primi rudimenti scolastici solo a 7 anni d’età.

Per quel che riguarda gli insegnanti delle nove scuole, solo una su nove ha un insegnante qualificato e pagato dal governo, tutte le altre si avvalgono di insegnanti volontari o Care-giver. Gli insegnanti volontari sono in genere scelti nelle comunità e ricevono un piccolo contributo  per il loro servizio.

Purtroppo gli  insegnanti volontari/Care-giver hanno poca o nessuna preparazione nell’insegnamento alla prima infanzia e sulla gestione del bambini  dell’età 3-6 anni, con pochissime  possibilità di ricevere formazione; essi tuttavia svolgono un compito fondamentale per accompagnare i bambini nelle eta’ evolutiva evidenziando  la  dura realtà delle aree rurali.

Le scuole che offrono corsi  per insegnanti d’asilo o per Care-giver si trovano  distanti dalle scuole rurali (Chipata o Lusaka) e hanno  costi proibitivi per chi vive in zone rurali. La conseguenza risulta essere che solo pochi sono in grado di raggiungere e frequentare tali corsi, con l’ ulteriore aggravante che,  anche una eventuale qualifica,  non da  garanzia  di essere assunti dal governo e nemmeno di andare a lavorare nelle comunità di appartenenza.

Infine la situazione delle infrastrutture e’ ancora più drammatica: delle nove scuole selezionate, solo una ha a disposizione una struttura adeguata quale scuola per l’infanzia ( la scuola di Kaulembe costruita da Santina Gusmini Onlus, con il supporto di Evergreen Sport nel 2020). Tutte le altre scuole usano le classi  delle scuole primarie ( gia’ sovraffollate), oppure strutture improvvisate con materiali tradizionali, oppure edifici in prestito quali chiese o altro. Nessuna scuola ha un parco giochi dedicato all’infanzia, alcune scuole ( tre) hanno a disposizione dei libri usati donati in precedenza mentre è del tutto assente la presenza di latrine per permettere un’igiene adeguata.

In conclusione, nelle zone rurali molti dei bambini passano il tempo a giocare tra loro a casa in situazione comunque di generale poverta’, molto spesso senza la supervisione di un adulto, ma con altri bambini più grandi di loro. Se questo modello poteva essere sufficiente nell’Africa tradizionale, nell’ottica di un progresso esso risulta inadeguato:  i bambini che restano a casa/villaggio ricevono meno stimoli  rispetto ai loro compagni che frequentano asili o che vivono in città, con un conseguente ritardo nell’apprendimento e quindi  minori possibilità’ di successo nella vita da adulti.

Obiettivo generale e specifico, risultati attesi, attività

Obiettivo generaleL’obiettivo generale del progetto e’ in linea con gli obiettivi  sostenibili dettati  dalle Nazioni Unite, nel documento l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, ( il documento e’ stato sottoscritto il 25 settembre 2015 da 193 Paesi delle Nazioni unite, tra cui l’Italia e lo Zambia) , e vuole essere una guida per condividere l’impegno a garantire un presente e un futuro migliore al nostro Pianeta e alle persone che lo abitano. In particolare il progetto vuole conseguire  l’obbiettivo Nr.4   “Garantire un’istruzione di qualità inclusiva e paritaria e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti.”  Nello specifico al comma nr. 4.2: “Entro il 2030, garantire che tutti i bambini abbiano uno sviluppo di qualità nella prima infanzia, cura e l’istruzione pre-primaria in modo che siano pronti per l’istruzione primaria.”
Obiettivo specifico
L’obiettivo specifico del progetto è di migliorare l’offerta formativa di nr.9  scuole d’infanzia nel distretto di Chipangali, Zambia.Per raggiungere questo obiettivo il progetto sosterrà l’espansione delle scuole d’infanzia nella zona selezionata e migliorerà la qualità dei servizi offerti diretti al potenziamento cognitivo, socioemotivo e sviluppo fisico dei bambini.Indicatore: Tasso netto di iscrizione, un anno prima dell’età ufficiale di ingresso alla scuola primaria.
Risultati attesi
Tre sono  i risultati attesi di progetto:1) Migliorare le competenze degli insegnanti volontari (Caregiver) e le loro capacità di coinvolgere i bambini nell’apprendimento.Indicatore: Insegnanti volontari con le qualifiche minime in ogni scuola del progetto ( allo stato attuale solo un insegnante su nove scuole. Obiettivo: nove scuole con insegnanti volontari qualificati )2) Migliorare  gli spazi di apprendimento , edifici , aule, parchi gioco, latrine ecc.. affinché i bambini abbiano opportunità di apprendimento in un luogo  sicuro, con l’ ausilio di materiale didattico di qualità, basato sul gioco,  in modo che possano sviluppare l’ aspetto socio-emotivo e proprie funzioni cognitive di cui avranno bisogno per avere successo a scuola;Indicatore: percentuale di scuole con uno standard minimo per scuole d’infanzia ( allo stato attuale solo una su nove ha queste caratteristiche. Obiettivo minimo: tre su nove; massimo: nove su nove )3) Avviare un sistema di  valutazione continua dei progressi dei bambini per garantire l’attenzione personalizzata necessaria a sviluppare il loro pieno potenziale.
Attività previste
Nel primo semestre si procederà alla creazione delle condizioni preliminari per l’avvio delle attività, verrà fatta una presentazione ufficiale del progetto nella zona di Chalumbe  e, a seguire, verrà perfezionata la  raccolta dati.L’indagine di riferimento avverrà attraverso una combinazione di visite sul campo e uno studio documentale, che servirà ad identificare i beneficiari diretti dell’azione e le loro caratteristiche, come le qualifiche degli insegnanti, lo stato delle infrastrutture e dei materiali per l’insegnamento e l’apprendimento, la parità di genere, la progressione scolastica e i tassi di iscrizione. I dati raccolti consentiranno di esaminare le interazioni tra le condizioni iniziali e l’impatto del progetto e di misurare i progressi  nei risultati in tutte le aree.La prima componente si concentrerà sul miglioramento delle capacità degli insegnanti volontari. Con il supporto del comitato dei genitori delle scuole e degli insegnati governativi, saranno selezionati i  potenziali insegnanti volontari in ciascuna scuola, la priorità sarà data alle ragazze che hanno completato le scuole secondarie, ma senza esperienza di insegnamento formale e desiderose di mettersi al servizio delle comunità’.Una volta individuati gli insegnanti, verrà fatta la formazione  durante i periodi di vacanza scolastica; la formazione consisterà in 6 moduli della durata due settimane. Al completamento del corso, i candidati avranno un training pratico della durata di una settimana  da effettuarsi presso un asilo in Chipata già gestito dalla PNA.Verrà adottato un approccio centrato sul bambino come metodologia per promuovere il diritto di ogni bambino a partecipare e comunicare e in particolare verranno offerti i seguenti corsi di formazione: approccio per i diritti dei bambini, pedagogia generale (dall’osservazione alla progettazione educativa), pedagogia speciale (elementi di base), pedagogia ECE e gestione dei centri ECE, inclusione dell’infanzia,  elementi di psicologia dell’età evolutiva (principali tappe di sviluppo psicomotorio del bambino), metodologia e tecniche didattiche dell’insegnamento, elementi di puericultura.La seconda componente del progetto si concentrerà sul miglioramento delle infrastrutture scolastiche.Sulle infrastrutture,  vale la pena ricordare che nel 2020 PNA e Santina Gusmini, con il supporto anche della Associazione Evergreen Sport,  hanno collaborato per la costruzione di una scuola materna e di un blocco aule presso la Kaulembe School (una delle scuole selezionate). La costruzione dei due blocchi ha consentito alla scuola di poter fornire  un luogo adeguato affinché i bambini possano apprendere in un ambiente idoneo e sicuro.Quindi per rispondere in modo adeguato  ai bisogni infrastrutturali individuati si darà avvio alla costruzione di di nr. 8 edifici prescolari, gli edifici seguiranno una planimetria standard dettata del Ministero dell’Istruzione. Gli edifici sorgeranno nella prossimità delle scuole primarie ma in un luogo separato e comunque di proprietà’ della scuola. Le comunità’ dovranno partecipare al costo di costruzione preparando  i mattoni,  la sabbia e  ghiaia che verranno usati per la costruzione.Per migliorare gli strumenti a disposizione  di studenti e  insegnanti  si prevede di donare alla ultimazione di ogni singolo edificio le scrivanie, i libri ed i giochi per facilitare  l’attività didattica. Infine verrà allestito  un piccolo parco giochi per bambini e realizzati i servizi igienici se il budget a disposizione lo consentirà.Inoltre, durante tutta la durata del  progetto ci sara’  un attivo monitoraggio (terzo componente di questo progetto) con  l’obiettivo di valutare la qualità’ dell’apprendimento dei bambini  al fine di determinare quali cose funzionano, quali no e perché.Questa componente sarà sviluppata in stretta collaborazione con la dr. Rita Florenti, psico pedagogista ed estensore del programma educativo proposto per il corso riservato ai candidati insegnanti volontari.Ciò consentirà di valutare l’andamento del progetto dal punto di vista dei diversi attori coinvolti e consentirà loro di dare contributi individuali e collettivi. L’obiettivo è garantire la qualità e l’efficacia dell’intero progetto e di ogni specifico processo.Tale approccio garantirà che: (i) qualsiasi potenziale problema o sfida sia identificato e affrontato immediatamente durante il ciclo di vita del progetto, (ii) l’applicazione sistematica e la verifica delle attività, secondo gli indicatori definiti,  (iii) l’ analisi  della qualità dei risultati raggiunti al fine di utilizzare l’esperienza acquisita per altri progetti.

Sostenibilità

Il progetto si inserisce in attività già in atto ( classi d’asilo gestite dalla scuole governative) e ha la finalità  di migliorare la situazione esistente, seguendo le linee guida del Ministero dell’Educazione.

Perciò la sostenibilità economica del progetto e’ garantita dal fatto  che le scuole d’infanzia che verranno costruite verranno consegnate e  rimarranno di proprietà dal Ministero dell’Educazione che le prenderà’ in gestione. Si consideri inoltre che le scuole sono  fortemente voluta dalla comunità come attestato dagli incontri con insegnanti e rappresentanti dei genitori che dunque ne cureranno la gestione in modo attento e consapevole.

Il pagamento degli insegnanti volontari  e’ di per se già una realtà, ma il coinvolgimento dei genitori nel progetto e gli incontri previsti serviranno a sensibilizzarli sull’importanza di continuare a sostenere economicamente gli insegnanti che verranno formati.

La sostenibilità’ istituzionale del progetto e’ garantita dal fatto che le scuole interessate sono gestite dal  Ministero  dell’Educazione che in ogni scuola ha un direttore scolastico. Sarà suo compito monitorare gli insegnanti volontari e verificare il loro lavoro in linea con gli standard governativi previsti.

Elementi di valore aggiunto

Le attività proposte si rivolgono in particolare ai bambini che vivono nelle zone rurali  ma il progetto presterà particolare attenzione ai bambini con disabilità. La raccolta dei dati nelle scuole servirà a identificare i bambini con disabilità che vivono nelle comunità e per capire le tipologia di disabilita’ presenti.

La formazione sui diritti dei bambini con disabilità farà parte del curriculum offerto agli insegnanti volontari, mentre  sarà condotta una formazione specifica per i tipi specifici di disabilità identificati durante la raccolta dei dati.

Durata

24 mesi.

Beneficiari

I gruppi interessati dal progetto sono:

● Ministero dell’Educazione,   ufficio distretto scolastico Chipangali, in particolare il rappresentante del distretto e l’incaricato per la prima infanzia. L’ufficio distrettuale e’ incaricato di gestire tutte le attiva’ che riguardano l’educazione per garantire gli standard governativi previsti.

● Nr. 9 associazioni di genitori e insegnanti delle scuole selezionate: questi gruppi  sono attivamente coinvolti nella gestione delle scuole e saranno coinvolti nel processo di selezione insegnanti volontari, costruzione delle scuole e  monitoraggio degli insegnanti e pagamento del contributo.

● Genitori di bambini dai 3 ai 6 anni che verranno sensibilizzati sull’importanza di mandare i bambini a scuola.

● Capi villaggio tradizionali con un ruolo di sensibilizzazione della comunità’ sull’importanza dell’educazione della prima infanzia

I beneficiari diretti sono:

● Nr. 450 bambini,  3-6 anni senza accesso alle attività educative per la prima infanzia oppure  con accesso alla scuola primaria all’età prevista.

● Nr. 9 insegnanti volontari o Caregiver: sono persone locali che non hanno accesso a formazione per la prima infanzia e non hanno opportunità di lavoro nelle aree del progetto.

I beneficiari indiretti sono:

● Popolazione della zona di Chalumbe circa 15.000 persone. Con  un tenore di vita molto basso e poche risorse economiche.

Area di intervento del progetto

Le scuole selezionate si trovano in Zambia, nella provincia orientale (Eastern  Province) nel distretto di Chipangali, e si chiamano:1. Chalumbe School2. Chamasogngwe School3. Kaulembe SantinaGusmini4. Kukhue School5. Mchenga School6. Mgwazo School7. Scuola Molozi8. Ng’ozi School9. Ngulube School