PROGETTO DI REALIZZAZIONE DI UNA SCUOLA DI
FORMAZIONE PER MAESTRE/I D’ASILO DA REALIZZARSI IN
GABORONE-BOTSWANA

L’idea originaria

L’ Associazione Santina Gusmini Onlus nasce il 2 agosto 2012 ed è dedicata a Santina Gusmini, deceduta il 21 marzo 2012. Durante i quaranta anni trascorsi insieme, con il marito ha effettuato numerosi viaggi, visitando oltre centotrenta paesi nei sei continenti. A spingerli verso paesi sempre diversi, non era il desiderio di crogiolarsi al sole su una splendida spiaggia orlata di palme, ma la curiosità di scoprire mondi e culture diversi. Chi ama viaggiare e quindi definirsi viaggiatore e non turista, ha come primo obiettivo la conoscenza delle innumerevoli diversità che il nostro pianeta ci offre: le meraviglie della natura, le straordinarie varietà del mondo animale e l’ uomo.

Visitando paesi ed aree disagiate, la signora prestava particolare attenzione alla condizione dei bambini: forse perché, oltre ad una propria sensibilità, era stata maestra d’ asilo in gioventù.

La condizione dei bimbi in età pre-scolare, nei villaggi più lontani dai centri abitati, con servizi primari scarsi o inesistenti, è straordinariamente simile, anche in paesi di continenti e culture diverse. Con le mamme impegnate dall’ alba al tramonto in un numero infinito di attività indispensabili ed i padri assenti o poco interessati, a questi piccoli bimbi non resta che scorazzare incontrollati per il villaggio, con i propri coetanei e gli animali da cortile, esponendosi ad ovvi ( e meno ovvi ) pericoli.

Chi ha una anche minima conoscenza dei paesi in via di sviluppo e delle organizzazioni internazionali che vi operano, sa che le iniziative umanitarie, finalizzate a migliorare le condizioni di vita di questi popoli, hanno due principali settori operativi: la salute e la fame. E’ corretto, sono bisogni primari. Ma migliorare le condizioni di vita dei soggetti più deboli, le donne ed i bambini, ed avvicinare quanto prima i piccoli alla scuola è da ritenersi secondario? Questo si chiedeva la signora Gusmini osservando queste realtà disagiate.

L’ Associazione è la risposta a questa domanda : il nostro progetto ha certamente finalità culturali, ma con importanti risvolti sociali. Realizzare una scuola per insegnanti d’ asilo e poi reinserire le persone formate nel villaggio privo di ogni struttura per l’ infanzia, sostenendone il costo per un certo periodo, al fine di consentire una stabilizzazione del servizio, è l’ obiettivo della nostra iniziativa.

Chi siamo

L’ Associazione, fondata il 2 agosto 2012 ha attualmente 15 soci.

E’ un soggetto privato, costituito e finanziato da privati.

E’ assolutamente laica.

E’ domiciliata in Italia e precisamente nella città di Bergamo.

Dal  4 settembre 2012 è stata ufficialmente riconosciuta come Onlus ( Organizzazione non lucrativa di utilità sociale ) dalla Direzione Regionale dell’ Agenzia delle Entrate di Milano e iscritta alla Anagrafe Unica delle Onlus, consentendo quindi ai sostenitori e donatori le agevolazioni previstdalla normativa fiscale italiana.

La Associazione è iscritta negli appositi elenchi dei soggetti beneficiari del 5 per mille.

I soci stanno completando la costituzione di una Associazione gemella in Svizzera.

La Associazione ha in corso, dalla sua fondazione, costanti contatti con la Facoltà di Scienze Umane della Università di Bergamo.

Ulteriori informazioni sulla Associazione, i soci, i progetti si possono ottenere consultando il sito web: www.santinagusminionlus.org

Perché in Botswana

Definite le linee guida del progetto, era necessario pensare a dove questi poteva trovare una prima applicazione. Sono stati valutati diversi criteri, per selezionare il primo paese che ci ospiterà. La scelta è caduta sul Botswana per i seguenti motivi:

  • il paese è molto vasto, kmq 582.000 ( due volte l’ Italia ) e poco popolato ( 2.000.000 di  individui ) con villaggi quindi molto lontani dai centri principali e una viabilità complicata dalle piogge in alcuni mesi dell’ anno,
  • indipendente dal 1966 è, da allora, ritenuto universalmente il più sicuro d’ Africa,
  • non sono mai stati segnalati conflitti di natura religiosa o tribale ed ha sempre goduto di una effettiva pace sociale,
  • ha sempre prestato enorme interesse per la cultura: è probabilmente uno dei paese al mondo,che ancora oggi,  destina la quota più elevata del proprio PIL  all’ istruzione,
  • è la nazione africana con il più basso livello di corruzione. Secondo il “ Corruption Perception Index 2012 “ redatto ogni anno da Tranparency International, il Botswana è  il più virtuoso tra i paesi africani, classificandosi al 30° posto assoluto su 176 paesi. L’ Italia si trova al 72°…

Mission e Vision

La nostra Mission è ambiziosa o forse, per qualcuno, pure presuntuosa: cambiare il mondo. Noi vogliamo cercare di cambiarlo dal basso, contribuendo a gettare le basi per una crescita collettiva della aggregazione sociale, basata su concetti quali il rispetto, l’ accettazione del prossimo, la solidarietà sociale. Tra mille possibili iniziative, abbiamo scelto di offrire il nostro contributo ai bambini ed alle donne, soggetti già per lo più deboli, in luoghi dove lo sono ancora di più. Nei paesi che ci ospiteranno, entreremo sempre in punta di piedi, cercando costantemente di approfondire la conoscenza dell’ ambiente e società circostanti, con la piena e costante collaborazione delle autorità locali, per riuscire, nel tempo, a mutare la nostra condizione: da ospiti ad amici.

Permettere a piccoli bimbi di trascorrere parte della loro giornata in luoghi sicuri, in compagnia di coetanei, per espletare al meglio ciò che i bimbi di tutto il mondo a quella età dovrebbero fare: giocare. Ma contemporaneamente avvicinarli alla scuola, unica forma non violenta che consentirà loro di crescere, individualmente e collettivamente. Nel contempo migliorare la condizione delle donne, già oberate da molteplici compiti: questa è la nostra Vision. Il futuro? Forse una società dove il rispetto del prossimo e le reali capacità individuali costituiscano il fondamento di una pacifica e partecipativa struttura sociale. Forse è una mera Vision e noi siamo Vision-ari: ma perché non provarci?

Operatività: Il progetto in dettaglio

A) L’area – La prima operazione consisterà nella ricerca e poi acquisizione da parte della Associazione di un appezzamento di terreno necessario a permettere la realizzazione degli edifici funzionali al progetto medesimo. L’ acquisizione avverrà tramite donazione o leasing gratuito per 99 anni, da parte di soggetti pubblici o privati locali.  L’ area, di dimensione non inferiore a mq. 3.000 circa, dovrà essere ubicata nella capitale, Gaborone, in una zona centrale o comunque idonea, sia allo svolgimento della attività didattica, che all’ accoglimento dei bambini che frequenteranno l’ asilo ivi edificato.

Acquisita l’ area, l’Associazione provvederà a realizzare, ex-novo e a proprie spese, i seguenti edifici:

  • la scuola per la formazione degli insegnanti d’ asilo
  • un pensionato per alloggiare gli allievi durante il corso di studi
  • un asilo per bambini dai tre ai sei anni
  • una casa atta ad ospitare: le insegnanti della scuola, il personale residente, eventuali soci in visita

E’ importante però sottolineare che questo progetto è nato oltre due anni fa, con la prima visita all’ Ambasciata del Botswana a Bruxelles del 19.11.2012. Il modesto, per non dire nullo, interesse del Governo per oltre due anni, non ha consentito alcuna significativa raccolta fondi. Contemporaneamente la congiuntura è decisamente cambiata, anche l’ Italia è stata aggredita dalla crisi economica e innumerevoli ora sono i settori bisognosi di intervento e sostegno economico. Le istituzioni, pubbliche e private, sono molto più propense ad investire le poche risorse a disposizione sul territorio nazionale. Ne consegue che la raccolta fondi potrebbe anche essere molto lunga causando un inizio delle attività assai diluito nel tempo. L’ intervento di soggetti privati locali, finanzianti la realizzazione degli edifici necessari, potrebbe rendersi indispensabile.

 B) La scuola di formazione Terminate le opere edili, inizierà l’ attività didattica.

  • Gli allievi. La Associazione si impegna a formare dieci insegnanti per ogni anno per tutte le annualità in cui  opererà sul territorio. Si augura e auspica che questo avvenga per decine di anni. Gli aspiranti insegnanti, che dovranno preferibilmente provenire da villaggi disagiati ( villaggi visitati, informati e coinvolti precedentemente ), saranno ospitati nel pensionato, realizzato accanto alla scuola, per tutta la durata del corso; con vitto ed alloggio a carico della Associazione. Gli aspiranti insegnanti dovranno avere completato i due livelli di Secondary School, sia Junior che Senior. Ne consegue che: A) avranno almeno 18 anni; B) dovranno avere conseguito il Botswana General Certificate of Secondary Examination ( BGCSE ) ; C) il nostro corso di studi potrebbe essere equiparato a una Vocational Education in Teaching o Nursing, già presenti sul territorio, prima della Università. Il villaggio avrà il compito di segnalarci se, all’ interno della Comunità, vi sia un ragazzo/a nato/a nel villaggio stesso e tuttora residente o residente in città, interessato ad essere parte del nostro progetto. In caso contrario ci si avvarrà di altri individui interessati.
  • La formazione. Il percorso di formazione avrà durata pari ad un anno, articolato in due moduli semestrali, con intervallo di un mese di vacanze. Le lezioni del primo modulo prevedono diverse materie teoriche generali: psicologia, pedagogia generale, pedagogia speciale, pedagogia dei diritti umani. Le lezioni del secondo modulo privilegeranno gli aspetti didattici e operativi, cercando di fornire agli allievi modalità pratiche di intervento. Le materie proposte saranno quindi: puericultura, didattica, letteratura per l’ infanzia, primo soccorso pediatrico, igiene. Il programma educativo, che contemplerà sia materie teoriche, che aspetti pratici, è stato predisposto dalla Associazione ed è visibile, ovviamente nelle linee generali, sul website www.santinagusminionlus.org. Il corso di studi sarà tenuto da due insegnanti qualificate e da un medico per la parte relativa a primo soccorso ed igiene.
  • L’attività nei villaggi. Ultimato il percorso di formazione e conseguito il diploma, i nuovi insegnanti verranno reinseriti nel villaggio di provenienza ( o analogo se ritenuto più bisognoso ) e dovrà essere fornita loro una sede idonea per l’ apertura di un piccolo asilo capace di accogliere i bimbi del villaggio medesimo. Il Capovillaggio e/o il Consiglio degli Anziani garantiranno e provvederanno alla concessione di tali spazi, nel rispetto di un accordo preventivamente accettato e sottoscritto tra le parti. La Associazione si farà carico del materiale didattico iniziale necessario e provvederà a retribuire il neo insegnante per tre annualità con un salario pari a Pula 1.000 ( = Euro 100 circa) al mese, come da accordo sottoscritto con ciascuno studente prima dell’ inizio del corso di studi. La Associazione si riserva il diritto di procedere ad ogni controllo e valutazione sull’ operato dell’ insegnante e a risolvere il contratto in essere in ogni momento, al verificarsi di fatti gravi imputabili all’ insegnante medesimo. Terminato il triennio, costo dell’ insegnante e aggiornamento del materiale didattico saranno a carico del villaggio ( o dello stato se deciderà di occuparsene direttamente ). A partire dal terzo anno di vita quindi, la Associazione dovrà provvedere alla retribuzione annua di trenta maestri/e fino a quando perdurerà la sua attività nel paese.
  • L’asilo. Contestualmente all’ inizio della attività della scuola di formazione, inizierà l’ attività dell’ asilo realizzato nello stesso comprensorio scolastico. E’ importante sottolineare come l’ asilo costituisca l’ unica, delle iniziative espletate dalla Associazione, non gratuita. Le famiglie che vorranno quindi usufruire delle strutture della scuola materna, dovranno corrispondere una retta stabilita per le prestazioni offerte. La realizzazione dell’ asilo permetterà la soddisfazione di due diverse esigenze: consentire agli studenti di effettuare il tirocinio in ambiente idoneo e diminuire il fabbisogno economico annuo della Associazione. E’ indispensabile ricordare che le attività della Associazione stessa sul territorio creeranno un costante deficit di bilancio, da appianare annualmente con sponsor e donazioni spontanee. Se questo deficit, grazie ai proventi dell’ asilo, risultasse in qualche modo ridotto, renderebbe più facilmente sostenibile la presenza a tempo indeterminato della Associazione nel paese. Una scuola materna di qualità costituirebbe inoltre un ulteriore servizio offerto alla popolazione. L’ Associazione ritiene di predisporre strutture e personale per ospitare un numero iniziale di venti  bimbi , con possibilità di aumentare il numero dei piccoli ospiti fino a quaranta individui. Il servizio originariamente coprirà la fascia oraria 07.00 – 13.00 con la possibilità, valutate le richieste delle famiglie, di una possibile futura estensione del servizio fino alle ore 17,00. La qualità dell’ offerta, al di là della fascia oraria nella quale i servizi verranno prestati, sarà sempre comunque al primo posto delle nostre valutazioni. Proporremo quindi personale altamente specializzato, attività complementari per tutti, quali musica, psicomotricità, la stanza dei colori e, se possibile, una piscina interna.
  • Il personale. La nostra Associazione ha finalità sociali e culturali ed è un organismo no profit, ma è forse opportuno evidenziare come la sua attività nel paese contribuirà, seppure in forma limitata, a diminuire la disoccupazione che sembra per il Botswana un problema molto grave. ( v. art. del Sunday Standard di Sabato 05.10.2013 – “ Tasso di disoccupazione in Botswana tra i più elevati nel mondo“).Oltre ai 30 neo-insegnanti che annualmente riceveranno un salario dalla Associazione, essa creerà circa 15/20 posti di lavoro stabili. Le insegnanti della scuola e dell’ asilo saranno, almeno per i primi anni, obbligatoriamente straniere, ma il resto del personale sarà locale. E forse in un paese che, a detta dell’ articolo sopraindicato, “ ha solo tra il 20 ed il 29% della sua forza lavoro impiegata a tempo pieno …..”questo aspetto potrebbe non essere secondario.

 

Sostenibilità e Finanziatori

 

La sostenibilità economica è certamente l’ elemento determinante per consentire ad un progetto di uscire dallo status di eccellente idea per diventare reale e solida iniziativa. Troppe volte, soprattutto in paesi in via di sviluppo, iniziative lodevoli sono miseramente naufragate in breve tempo o perché troppo ambiziose e non adeguatamente sostenute, o perché sono state erroneamente valutate le previsioni di spesa. La Santina Gusmini Onlus è una Associazione giovane, ma i soci hanno assoluta consapevolezza dei rischi che hanno travolto soggetti e organizzazioni come la nostra. Ecco perché concetti quali :pragmatismo, concretezza, basso profilo e certezza dei costi costituiscono pietre miliari della nostra Associazione.

Ma perché un così esiguo numero di associati? sarebbe facile iscrivere decine di soggetti, agenti esclusivamente quali sostenitori. I nostri associati hanno tutti ( o quasi ) un incarico operativo. La nostra crescita in termini numerici avverrà quindi contestualmente alla crescita operativa.

E perché vengono formati così pochi neo-insegnanti ogni anno? I soci sono consapevoli che, come tutte le nuove iniziative, dopo un primo periodo di facili entusiasmi , ve ne potrebbe essere un altro con minori coinvolgimenti e risorse. Ecco spiegato il numero apparentemente esiguo di nuovi insegnanti formati ogni anno: la nostra Associazione vuole restare a lungo nel paese, non soccombere ai costi dopo poco tempo.

Al di là delle considerazioni di principio, è evidente però che la domanda fondamentale alla quale l’ Associazione deve rispondere in maniera inequivoca è : come si intendono coprire i costi ? La risposta non può essere semplicistica o evasiva, ma merita un esauriente approfondimento, poiché su di essa si basa la sopravvivenza della Associazione stessa e la riuscita in maniera continuativa delle nostre iniziative.

 I fondi saranno reperiti avvalendoci di quattro tipologie di sostenitori/donatori:

  • attività dei soci
  • i volontari operativi
  • i donatori “ mirati “
  • i donatori “ generici “

Nessuna organizzazione senza scopo di lucro, eccezion fatta per quelle pubbliche, ha alcuna possibilità di sopravvivenza basandosi esclusivamente sulle donazioni spontanee. Sono certamente una componente significativa e a volte pure maggioritaria, del patrimonio amministrato dalle varie associazioni, ma costituiscono pur sempre un elemento troppo volatile, soprattutto nella vita iniziale di ogni organizzazione. Un’ altra considerazione verte poi sulla destinazione dei fondi raccolti dai donatori: è eticamente corretto utilizzarli in larga parte per coprire le spese generali? E’ nostra convinzione che i donatori mostrerebbero ancora più entusiasmo, se gli importi donati venissero direttamente investiti nella attività essenziali della Associazione. Ecco perché riteniamo corretto nei confronti dei nostri sostenitori pubblicare, oltre al bilancio ordinario, un bilancio etico, che documenti la percentuale dei fondi destinata direttamente agli scopi previsti dallo Statuto. Molteplici sono le voci di spesa che dovremo affrontare. Ecco come intendiamo coprire le più significative.

  • Attività dei soci. I soci operano solo a titolo gratuito. Il Presidente e altri soci che viaggiano, incontrano persone, prendono iniziative anche essenziali per l’ Associazione lo fanno esclusivamente a proprie spese. Quindi nessun rimborso per biglietti aerei, soggiorni in hotel, pasti, etc. Idem per spese telefoniche, realizzazione e aggiornamento di website, progetto di edificazione, business cards, stesura e stampa di programmi e attività analoghe. Ciascuno mette a disposizione, a titolo gratuito, il proprio tempo, le competenze, i locali, il personale ( se ne ha ), i mezzi di trasporto e comunicazione.
  • I volontari operativi. La difficile situazione economica nel mondo occidentale rende molto difficoltoso chiedere ( ed ottenere ) da artigiani già in difficoltà nella loro attività professionale, tempo e risorse per altre pur encomiabili iniziative. Cercheremo comunque di promuovere il nostro progetto con carpentieri, muratori, idraulici ed elettricisti in Italia, favorendo una loro presenza in Botswana, ciascun gruppo per brevi periodi, a titolo gratuito, ricevendo localmente vitto ed alloggio.Questa iniziativa, soggetta peraltro alle pesanti restrizioni previste dalla normativa vigente nel paese sui lavoratori stranieri, non può più oggi essere ritenuta primaria e forse nemmeno percorribile, ma potrà al massimo essere complementare alla realizzazione delle opere finanziate e realizzate da donatori istituzionali.
  • I donatori “ mirati “. Tra le molteplici voci di spesa, ve ne sono alcune già oggi quantificabili con un margine di errore risibile. Abbiamo estrapolato queste voci dividendole in “ pacchetti” che, visto l’ ammontare significativamente elevato, desideriamo proporre a donatori cosiddetti “ istituzionali “ ( aziende, istituti bancari, società di medie dimensioni ). Contiamo di ricevere la sottoscrizione dell’ impegno a sostenere detta spesa, non appena il Governo del Botswana ci confermerà in forma esplicita il suo interesse e la piena collaborazione  alla realizzazione del nostro progetto.

Tra le voci di spesa al momento identificate indichiamo a puro titolo esemplificativo:

  • Salario annuo per i neo-insegnanti diplomati.
  • Salario per gli insegnanti della scuola di formazione.
  • Mezzo di trasporto a disposizione della struttura.
  • Fornitura divise scolastiche.
  • Fornitura materiale didattico.
  • Fornitura arredamento asilo, scuola, pensionato, casa.

I donatori “ generici “. Trattasi di sostenitori di eguale, se non maggiore, importanza dei precedenti, ma che donano importi di minore entità e non direttamente collegati ad una specifica parte del progetto. In un momento di difficile congiuntura internazionale e con una molteplicità di soggetti che chiede elargizioni, anche se si chiede per una giusta causa, si rende necessaria molta inventiva per ricevere contributi. Oltre alle donazioni spontanee, anche via web, siamo attivi nella raccolta del cinque per mille, devoluto dai sostenitori in dichiarazione dei redditi, abbiamo predisposto una forma di donazione per i clienti di ristoranti  e pizzerie, basata su piatti speciali dedicati. Forme simili trovano applicazione per altre categorie merceologiche. Queste somme verranno utilizzate per tutte le altre spese, cioè quelle non espressamente indicate nel paragrafo precedente, indispensabili per consentire il buon funzionamento della struttura e delle attività svolte. Anche qui elenchiamo le spese principali:

  • Costo annuo del personale per l’ asilo.
  • Costo annuo del personale di servizio per la tutta la struttura.
  • Materiali di costruzione.
  • Acquisto generatore di corrente elettrica.
  • Spese generali: acqua, energia elettrica, tv, etc.
  • Spese alimentari.

I proventi dell’ asilo. Ricordando che una delle funzioni dell’ asilo sta nel creare un avanzo di cassa, per diminuire il fabbisogno annuo del mantenimento della struttura tutta, è indispensabile che questo avanzo si generi. Prevederlo in questa fase è assolutamente impossibile: troppe le variabili da considerare. Le più evidenti sono: numero dei bimbi, numero degli addetti, retribuzioni degli insegnanti e utilizzo di personale volontario qualificato, orario di operatività e altre ancora. Sarà nostra cura e primo obiettivo, offrire una proposta di qualità alla città di Gaborone, pur non perdendo mai di vista il necessario utile di bilancio.

 

Soggetti coinvolti e Impegni reciproci

 

Il progetto che l’ Associazione intende realizzare in Botswana, per essere portato a termine con successo, deve necessariamente vedere il pieno coinvolgimento di quattro soggetti:

  • Il Governo del Botswana.
  • Istituzioni e soggetti privati in Botswana
  • I villaggi direttamente coinvolti nell’ iniziativa.
  • L’ Associazione Santina Gusmini Onlus.
  • Il Governo del Botswana. Al Governo  del Botswana non è richiesto alcun contributo economico. Tutti i costi saranno sostenuti dalla Associazione o da privati, locali o internazionali: acquisizione della terra, realizzazione degli edifici, costo del personale, salario dei neo-insegnanti per un triennio, materiale didattico. Chiediamo solo la giusta attenzione per chi viene, non con l’ arroganza del colonizzatore, ma con la consapevolezza di essere ospite in terra straniera. Attenzione per chi crede che la cooperazione internazionale non sia un concetto astratto, ma possa produrre effetti e benefici tangibili sia a breve che a lungo termine. Attenzione per un Associazione ed un progetto totalmente no profit, ma che migliorerà la condizione delle donne, aiuterà i bimbi dei villaggi più svantaggiati, creerà nuovi posti di lavoro. Se credete nel nostro progetto, vi chiediamo solo di condividere in maniera sostanziale e non meramente formale lo sforzo, l’ impegno e le energie profuse dalla nostra Associazione. Questo dovrà tradursi in un formale invito ad iniziare l’ attività nel Vostro paese e in una assistenza continua per ridurre al minimo l’ impatto delle pratiche e difficoltà burocratiche. L’ impegno dei funzionari governativi deve consentire, nel rispetto assoluto delle normative vigenti nel paese, di abbattere quanto più possibile i tempi morti e le formalità che possano ritardare l’ inizio e poi la continuità dell’ operatività sul territorio. Questo chiediamo e ci aspettiamo: nulla di più. Sarà poi esclusiva valutazione del Governo decidere se fornire un supporto economico, parziale o totale, ai villaggi, per mantenere l’ attività dell’ insegnante oltre i tempi previsti dall’ Associazione.
  • Istituzioni e soggetti privati del Botswana. Un investimento diretto, da parte di soggetti privati locali, non era, al momento della stesura di questo progetto, ritenuto indispensabile, se mai auspicabile. La congiuntura internazionale, la crisi che attanaglia i paesi del mondo occidentale, la volontà di autogestione della forza lavoro del Botswana, il desiderio della Associazione di creare un progetto nuovo, fornendo il proprio know-how, ma in breve tempo autogestito localmente, rende questo intervento almeno necessario. Gli investitori privati devono essere parte attiva nella realizzazione del progetto. La Associazione deve costruire le basi affinché il progetto in tempi brevi sia gestito da cittadini locali. La Santina Gusmini Onlus vede il Botswana come primo di molti altri progetti internazionali autogestiti, non ha alcun interesse a sovrapporsi o ostacolare la crescita della popolazione locale, bensì vede favorevolmente, la devoluzione di gestione e competenze al paese dove si trova ad operare. Il nostro modello sono le scuole Montessori nel mondo.
  • I villaggi direttamente coinvolti. Prima di iniziare qualsiasi attività, membri dell’ Associazione si recheranno a visitare personalmente, eventualmente accompagnati da funzionari governativi, un adeguato numero di villaggi, potenzialmente interessati al progetto. Una collaborazione del Governo nella preparazione di questi incontri sarebbe gradita. I villaggi che ritenessero la proposta interessante e meritevole di essere attuata nel proprio villaggio, dovranno stipulare, con l’ Associazione, un accordo di sostegno del progetto stesso. Il Capo-villaggio e/o il Consiglio degli Anziani o la equivalente Autorità locale, qualificata ad impegnare il villaggio, dovrà impegnarsi a concedere gratuitamente all’ insegnante, che ivi tornerà diplomato , una sede idonea per prendersi cura ed accudire i bimbi; dovrà vigilare sull’ effettivo svolgimento della attività; dovrà segnalare alla Associazione ogni anomalia o interruzione indebita del servizio; dovrà attivarsi, nei tre anni in cui l’ insegnante sarà retribuito dalla Associazione, per predisporre un piano di finanziamento dei costi del maestro/a una volta terminato il periodo medesimo.Siamo disponibili a realizzare in ogni villaggio una struttura idonea ad ospitare l’ asilo per i bimbi, qualora fossero risolti i problemi logistici di invio via terra di una sede idonea che caratterizzi in maniera esaustiva la appartenena alla Associazione.
  • L’ Associazione Santina Gusmini Onlus. L’ Associazione si impegna a  fornire tutto il know-how necessario per fare partire il progetto, a redigere e curare in prima persona il progetto edificativo nella forma e modi prescelta, a reclutare il personale necessario, a formare in contemporanea sostituti locali per ogni ruolo coperto da personale straniero, ma solo nei tempi e modi insindacabilmente decisi dalla Associazione stessa, a formare gli insegnanti nel numero e nei tempi indicati, a mantenerli economicamente per il periodo contrattualmente previsto ed a dare piena esecuzione a tutte le obbligazione presenti in questo documento.

Obiettivi e Finalità

Desideriamo ancora una volta ricordare che il nostro progetto ha una doppia finalità sia culturale, che sociale. Riteniamo essenziale, per la crescita globale di un popolo, avvicinare quanto prima alla scuola il massimo numero di soggetti. Un vero e duraturo cambiamento sociale, non può che passare attraverso una crescita culturale globale.

Non possiamo però escludere, da questo indispensabile processo di crescita, i soggetti e le aree più disagiate. Migliorare la condizione delle donne e dei piccoli bimbi anche là, lontano centinaia di chilometri dalle città, dove il tempo sembra quasi essersi fermato, in una sorta di mondo immutabile, è il nostro primo obiettivo.

Uno studio del CNEL ( organismo istituzionale italiano che si occupa di Economi e Lavoro (www.cnel.it) stima che circa 2 milioni di individui migreranno ogni anno, da qui al 2050, dall’ Africa all’ Europa. Evitare che i nostri bambini diventino dei migranti per necessità, anche grazie al contributo, pur modesto, della nostra Associazione, costituirebbe una grande soddisfazione.

Non saremo certo noi a risolvere il gravissimo problema della disoccupazione che affligge il Vostro paese, ma ci fa piacere cooperare per combatterla, anche creando nuovi posti di lavoro.

Comunque il nostro approccio sarà sempre di basso profilo, mai dimentichi che siamo ospiti di un grande paese
che ci accoglie, per permetterci di aiutare, laddove le risorse economiche locali possono essere insufficienti. Vogliamo essere semplicemente i vostri amici più fortunati, che desiderano condividere con Voi le conoscenze e le risorse di cui dispongono. Queste convinzioni, associate alla determinazione nel difendere la nostra indipendenza ed i nostri ideali, riteniamo sia la nostra vera forza.

Dr. Maurizio Testa
Presidente di Santina Gusmini Onlus