Sorpresa: l’ asilo batte Oxford!

Così titolava il Corriere della Sera di oggi, 27 febbraio 2016, in un articolo a pag. 25. Si, perché studi scientifici hanno dimostrato che chi ha frequentato l’ asilo, a 11 anni è migliore dei coetanei in matematica ed inglese ed ha un comportamento scolastico più controllato e socievole…..

Non solo: nell’ arco della vita, questi bimbi guadagnano il 4,3% in più.

E non si tratta di un caso italiano, ma internazionale. La Prof. Kathy Sylva, di Oxford, ha presentato una sua ricerca alla Università Bicocca di Milano, nella quale si evidenzia che una buona educazione nella cosiddetta pre-school, fa notevolmente progredire i ragazzini inglesi. La professoressa è una delle decine di esperti chiamati ad approfondire, nel corso di una tre giorni internazionale a Milano, lo 0-6: il cruciale periodo, dalla nascita alla primaria.

“ L’ educazione dei primi anni dà le migliori chance per la vita – spiega Sylva – Questo vale soprattutto per i bambini poveri o immigrati”
Dal Nobel per l’ economia James Heckmann fino alle ultime ricerche del Tfiey ( Forum transatlantico dedicato alle politiche per lo sviluppo dei servizi per la prima infanzia ) le conclusioni sono sempre le stesse: soprattutto per le fasce sociali svantaggiate, la frequenza di scuole “ dignitose “ porta a maggiore inclusione sociale e migliori successi negli studi.

CONCLUSIONE. Forse il nostro obiettivo di realizzare una scuola per formare insegnanti per la scuola materna, in paesi privi di tale corso di studi, affinchè possano costituire asili nei villaggi lontani e disagiati, non è solo una felice intuizione, ma un sensibile contributo al miglioramento di una intera generazione. Anzi di più generazioni a venire. Sarebbe fantastico se queste convinzioni fossero proprie anche dei Governi e dei Ministeri degli stati che abbiamo contattato e stiamo contattando